Sono Grace Cameron ho 16 anni e vivo nel Wisconsin.
Ho una casa proprio di fronte al Lago Geneva, per chi non conosce queste zone sono un pò più isolate dalla città e sono caratterizzate dai prati verdi, foreste intorno e grandi case. Sono una ragazza molto carina, sono alta, ho i capelli castano ondulati, occhi color smeraldo, un nasino a punta e delle labbra rosee sempre curvate in un sorriso perfetto, a volte forzato, sono estroversa, ribelle e molto determinata. La gente crede che sia amica delle persone che ho attorno, figli di ricchi spesso arroganti, che mostrano a tutti il loro grande patrimonio, ma in realtà non c'entro proprio nulla, ho un pensiero totalmente diverso dal loro. Dimenticavo di dirvi che frequento un High school privata, dove faccio due club: cheerleading e giornale scolastico, mi piacerebbe molto intraprendere un giorno la carriera da giornalista, ma di questo i miei non sanno nulla, credono voglia fare economia.
Sono figlia unica, mia madre è una donna molto energica, ha un centro estetico e recentemente ha creato un marchio di cosmetici, quindi tiene molto alla cura personale, mio padre invece è morto quando ero piccola, non ricordo molto, so solo che è morto per un malore, al suo posto invece c’è il marito di mia madre, è un imprenditore, alto, biondo con occhi marroni, un po’ freddo per i miei gusti. La mia famiglia è molto ricca, credo per le varie eredità negli anni, la mia casa, beh, una grande villa a due piani più una piccola soffitta praticamente disabitata, la casa ha uno stile molto bello, un po 'antico, con stanze d’epoca. La mia stanza è al secondo piano ed è davvero grande, è quasi tutta in legno, nei toni del verde e del rosa, è presente una finestra dalla quale riesco a vedere bene il lago, al centro della stanza c’è un letto matrimoniale, di fronte il letto c’è la mia scrivania e proprio sopra, dato che nel pianterreno abbiamo una piccola biblioteca c’è una mensola contenenti tutti i libri che ho e sto leggendo, amo tanto leggere credo sia un modo per viaggiare, anche se solo con la mente, alcune volte mi piacerebbe essere in uno di quei film gialli, pieno di tensione, ma è proprio in questa stanza che è iniziato tutto ciò.
Circa 4 mesi fa, in un giorno di pioggia era venuto qui il mio migliore amico James per fare un progetto di fisica insieme, siamo amici dalle elementari, quando lui si è trasferito dalla Virginia, ha un anno in più di me ed è un ragazzo di colore, alto e magrolino con due grandi occhi castani, è davvero in gamba, un tipo simpatico, curioso e a tratti permaloso “sapeste quante liti inutili!” ma nonostante ciò gli voglio un gran bene, siamo come fratelli.
Tuttavia tornando alla mia storia, dopo le ore di studio siamo andati in veranda portando con noi del cibo , ed io mentre osservavo le canoe nel lago, notai che in un cespuglio fuori dal cancello principale, c’era qualcosa che brillava, così io e Jamessiamo andati a controllare, i miei genitori fortunatamente erano a lavoro, ma sarebbero arrivati da lì a poco. Abbiamo attraversato tutto il giardino con la pioggia che picchiettava sulle nostre teste, giunti davanti il cespuglio sembrava tutto normale, quando James volò a terra, a quanto pare gli si era incastrato il piede in una piccola manopola, senza neanche pensarci abbiamo provato ad aprirla, era davvero pesante, ma comunque ci siamo riusciti, ciò però che ci si presentò davanti ci ha spiazzati. Era un luogo molto buio, in cui si intravedeva a malapena una scaletta, così pieni di coraggio abbiamo iniziato a scendere, attenti a non essere visti, le nostre torce riuscivano ad illuminare gran parte del posto, che pareva essere di pietra, giunti giù c’era una gran puzza di acqua stagnante, ma puntate le torce davanti abbiamo scoperto che era un bunker, dove al centro c’era un tavolo in ferro, con sopra diverse carte che dimostravano anni, dato il colorito giallastro, per terra era pieno di scatoloni e nella stanza pareva non esserci segni di vita da molti anni.
Abbiamo visitato quel posto ogni giorno per capirci qualcosa, James ovviamente mi era sempre molto d’aiuto, no davvero, quello che faceva era stare seduto al tavolo a mangiare snack vari che scoprì di avere in tasca, mentre io ispezionavo la stanza. Lessi alcuni fogli presenti sul tavolo, presentavano calcoli bancari e sfogliando le pagine era presente un nome che non sentivo da anni “ John Cameron”,mio padre, ho letto tutti i fogli presenti, erano tutti a me indifferenti, tranne uno che era l’assicurazione sulla vita che ammontava a ben 1,5 milione di dollari; avevo mille punti interrogativi in testa, “ Perchè quel foglio era qui? Dov’erano finiti quei soldi? Di chi è questo posto?” Tutte senza risposta. Nei giorni seguenti, io e James abbiamo proseguito le ricerche, ormai c’ero dentro e avrei scoperto di cosa si trattava e sapevo che James mi sarebbe stato vicino.
Avevo controllato quasi tutti gli scatoloni, ma contenevano solo vecchi oggetti, credo della vecchia casa, ciò che era lì, c’era per essere nascosto. Un mobiletto però catturò la mia attenzione, era posto nell’angolo della stanza, era in legno e possedeva solo un cassetto, così lo aprii e sgranai gli occhi, sotto diversi fogli c’era una pistola, sporca di sangue, lì il panico mi pervase, ma fortunatamente il padre di James lavorava in polizia così avrebbe scoperto di chi era la pistola e a chi apparteneva il sangue. A quel punto mi precipitai a trovare un pezzo di stoffa o un sacchetto dove inserire la pistola senza contaminarla altrettanto, per poi correre dritti in polizia.
“Di chi è quest’arma da fuoco? Perché si trovava in quel luogo? Ho paura…”
Oggi a distanza di 4 mesi il peggio è passato, ma i risvolti sono stati davvero terribili. Il compagno di mia madre non è quello che io e lei credevamo, ha ucciso mio padre per sfruttare i nostri soldi, ottenuti dalla polizia sulla vita di mio padre John.
Adesso però giustizia è fatta, lui è in carcere e mia madre vive a Boston insieme a me dove io sto attualmente frequentando la Yale University.
Biondo Aurora 1D