mercoledì 26 aprile 2017

TUTTE LE STRADE PORTANO A ... INTERNET
Se mi chiedessero di descrivere l'attuale fase della storia dell'uomo, la
prima parola che mi verrebbe in mente è Internet. Internet è una rete ad
accesso pubblico che connette vari dispositivi in tutto il mondo e
rappresenta, quindi, il principale mezzo di comunicazione di massa.
Come dice D. De Kerckhove, nell'intervento "Alla ricerca dell'intelligenza
collettiva", "siamo in uno stato di connessione permanente". Ai giorni
d'oggi, infatti, la maggior parte della popolazione mondiale si collega ad
Internet giornalmente. Il perché è legato agli innumerevoli vantaggi che
offre questa rete, ad esempio fornire in pochi minuti o addirittura in
pochi secondi una grandissima quantità di informazioni relative a qualsiasi
argomento, poter vedere attraverso lo schermo amici e parenti dell'altra
parte del mondo, aggiornarci in tempo reale su cosa accade attorno a noi,
ecc.
"La crescita esponenziale di adesione ai social network ha consentito di
sperimentare le forme partecipative attorno a condivisioni di informazioni
e pratiche di intrattenimento, moltiplicando e innovando le occasioni di
produzione e riproduzione del capitale sociale" (G. Boccia Artieri). Ciò
significa che, oltre ad essere uno dei principali strumenti di
comunicazione, Internet è diventato ormai un canale lavorativo e una fonte
di guadagno, soprattutto per le nuove generazioni. Nel mercato online ha
assunto una particolare importanza la figura del consumatore che valuta i
vari prodotti. La sua "sentenza", positiva o negativa, ha fin da sempre
segnato la vita o la morte di una determinata merce. Ma ancor di più accade
nel mondo online, poiché i consumatori "diffondono istantaneamente le
notizie" (D. Goleman) che vengono visionate non da un piccolo distretto
territoriale, ma dall'intera comunità digitale. La carriera del venditore,
pertanto, è nelle mani di questi consumatori perennemente in contatto.
Se ci si sofferma su quanto detto, Internet appare un organismo perfetto,
ma purtroppo in ogni cosa c'è il rovescio della medaglia. Soprattutto tra i
giovani, il contatto umano si va perdendo poiché si comunica
prevalentemente tramite cellulare e computer. Inoltre, anche il dialogo
all'interno della stessa famiglia è notevolmente ridotto. Se, per esempio,
ci soffermiamo ad osservare una famiglia tipo in un locale, come una
pizzeria o un ristorante, possiamo notare che, in attesa del pranzo o della
cena, ogni membro ha nelle mani il cellulare o altri apparecchi
elettronici. Da ciò, si può affermare che Internet crea dipendenza.
Se si parla di contenuto poi, è vero che in rete si trovano un'infinità di
materiale valido e utile, ma è anche vero che ci sono tante e tante
sciocchezze. Questo però, come afferma Y. Benkler, può rappresentare un
fattore positivo perché "ci insegna ad essere scettici" e ad individuare da
soli cosa ci serve. In conclusione, penso che ormai tutte le strade portano
ad Internet e come dice M. Castells "se non vi occuperete delle reti, in
ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzioni di
vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i
conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet".

Cordiali saluti,
Rosa Triolo 3D|
DOPO TRUMP  


Da quando Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca, diventando il
45esimo presidente degli Stati Uniti, i giornali non hanno fatto altro che
parlare di lui.
Trump non ha perso tempo e sin dal giorno del suo insediamento, il 20
gennaio, ha iniziato a dare forma a tutto ciò che aveva promesso durante la
campagna elettorale. Eppure, a due mesi dal suo giuramento al Congresso,
non è facile mantenere il passo con il susseguirsi delle notizie, visto
l'ingente numero.
In molte città degli U.S.A migliaia di persone hanno protestato contro
l'elezione del " magnate americano ", sostenendo di essere preoccupate.
Trump, ad esempio, ha firmato decine di ordini esecutivi, tra questi quello
che ha proibito l'entrata negli Stati Uniti a tutti i richiedenti rifugio e
agli individui di sette diverse nazioni a maggioranza musulmana ( Iraq,
Iran, Yemen, Siria, Afghanistan, Sudan e Somalia), ha sortito qualche
temporaneo effetto, gettando così nel panico migliaia di persone e
scatenando proteste in tutto il paese.
Per quanto riguarda gli altri ordini,tutti celebrati con grandi annunci e
messe in scena piene di telecamere e fotografi, la situazione è leggermente
differente. Dall'ordine che autorizza la costruzione di un muro al confine
con il Messico, passando per quello sul rafforzamento dei controlli sugli
immigrati irregolari, fino al decreto che approva la realizzazione degli
oleodotti Dakota e Keystone, nulla di tutto ciò ha fatto veramente strada o
risulta essere una novità.
Non sta avendo vita facile il Presidente per quanto riguarda i suoi
collaboratori;Trump sta incontrando grandi resistenze per fare approvare le
sue nomine, e in meno di un mese ha già dovuto dire addio a uno dei suoi
più stretti collaboratori: Michael Flynn, il Consigliere per la Sicurezza
Nazionale, dato che l'FBI ha dimostrato come l'ex generale abbia avuto
stretti rapporti con i russi. A Trump non va meglio neanche al Congresso,
dove le nomine hanno trovato numerosi ostacoli, vedi Betsy De Vos, il nuovo
Segretario dell'Istruzione, celebre per aver detto che le armi andrebbero
tenute nelle scuole per  difendersi dagli orsi Grizzly.
L'unica nomina che non ha trovato ostacoli e 'quella di Steve Bannon, il
Capo Stratega recentemente nominato membro del Consiglio di Sicurezza
Nazionale, uno dei ruoli più importanti di tutti alla Casa Bianca. Da molti
visto come l'uomo più influente all'Interno della residenza presidenziale e
l'unico che Trump ascolti veramente, tanto che il Time ha dedicato una
copertina, definendolo il "Grande Manipolatore".
Parlando dei rapporti con il resto del mondo, è difficile decifrare quali
siano le vere intenzioni del nuovo presidente, sebbene in molti paesi la
figura di Trump desti parecchie preoccupazioni. Ciò che suscita maggiore
attenzione è il rapporto di Trump con la Russia.
Il Cremlino ha veramente dei materiali scottanti: si parla di incontri "
particolari" con delle escort in Russia, con i quali poter ricattare il
Presidente degli U.S.A? O un'altra ipotesi, non ancora dimostrata da alcun
documento, è che Trump abbia grandi debiti/affari in Russia e che qualche
oligarca o il governo stesso possa esercitare delle pressioni su di lui.
Ciò che pochi negherebbero è l'ammirazione del presidente americano per il
suo corrispettivo russo, con il quale vorrebbe diventare molto amico,
permettendo così ai due paesi di andare d'accordo.
Passando ad altri argomenti, Trump ha accolto diversi capi di Stato, fra
cui quello canadese, giapponese, inglese ed israeliano . Per quanto
riguarda quest'ultimo, Benjamin Netanyahu, i due hanno tenuto una
conferenza congiunta, durante la quale Trump ha dichiarato di essere
favorevole a qualsiasi soluzione che porti alla pace fra gli israeliani e
palestinesi, dimostrando di essere propenso persino all'ipotesi di un solo
stato. Una dichiarazione scioccante, rispetto agli immani sforzi
internazionali di promuovere una soluzione fra le due parti che veda la
formazione di due stati diversi, uno per gli israeliani e uno per i
palestinesi. Un altro atteggiamento, a livello di politica internazionale,
totalmente inaspettato ed estremamente pericoloso, è la posizione di Trump
nei confronti dell'Iran.
Il tycoon ha definito l'Iran come "il numero uno al mondo delle nazioni
terroriste" e ha etichettato l'accordo nucleare concluso da Obama come
disastroso.
Donald Trump ha anche discusso telefonicamente con numerosi capi di altri
stati; ha "bullizzato" il presidente messicano Enrique Pena Nieto ( che poi
ha annullato la sua visita alla Casa Bianca), dicendogli che avrebbe fatto
pagare il muro ai cittadini messicani. Ha sbattuto il telefono in faccia al
Primo Ministro australiano Malcom Turnbull, di accogliere più di mille
rifugiati in terra americana.

  Come riassumere la politica internazionale di Trump al momento?
Forte con i piccoli, debole con i forti.
I democratici stanno facendo di tutto per andare contro le nomine e le
decisioni di Trump; chi ha il potere, adesso, sono i repubblicani. Eppure
Trump dai membri del suo partito viene criticato apertamente per le sue
dichiarazioni.
E che dire del rapporto di Trump con i media? Le due parole che il
presidente predilige per etichettare tutta la stampa che non loda le sue
gesta o che lo critica sono "fake news" cioè notizie false. Giusto qualche
giorno fa, in uno dei suoi innumerevoli tweet, ha definito il New York
Times, la Cnn, Nbc...nemici del popolo americano.In tutto ciò una nota
speciale la merita una persona: Kellyanne Conway, uno dei consiglieri
presidenziali di Trump. La Conway si è resa famosa perché abilissima nel
dibattere con i giornalisti.

In conclusione tracciare una panoramica totale e comprensibile di tutto ciò
che è successo in questi mesi di presidenza Trump non è facile. Ad esempio
la numerosa famiglia presidenziale ha speso più soldi in spostamenti,
weekend in pochi mesi che tutta la famiglia Obama in un anno. La First Lady
Melania Trump preferisce restarsene con il figlio a New York, piuttosto che
vivere alla Casa Bianca con il marito. La figlia Ivana è sempre presente
agli incontri diplomatici, anche se non sarebbe autorizzata.
Confusi o totalmente travolti dalla quantità di cose successe finora?
Pensiamo questo: sono passati soli pochi mesi, chissà cosa succederà nei
prossimi?
Questi giorni passati sono stati paragonabili a un vero e proprio " giro
sulle montagne russe": rimane legittimo preoccuparsi.Sotto tutti i punti di
vista.
Potrebbe succedere di tutto!

Cordiali saluti,
Pieralba Scovazzo 2^D | 

giovedì 20 aprile 2017

Grey's Anatomy è una serie TV made in USA trasmessa dal 2005 in poi.
TRAMA: La serie racconta la vita sentimentale e lavorativa di Meredith Grey, una giovane ragazza di Boston che, dopo la laurea in medicina, riesce ad entrare nel gruppo di tirocinanti di chirurgia del Seattle Grace Hospital. Si trasferisce così a Seattle, nella vecchia casa appartenuta alla madre. Qui si trova a condividere la nuova esperienza insieme ad un gruppo di giovani coetanei, tutti alle prese con i più svariati problemi, sentimentali e non. Meredith è figlia di Ellis Grey, una dottoressa di fama mondiale specialista in chirurgia generale, cosa che le fa sentire molto il peso del suo cognome. La sera prima di iniziare il tirocinio, in un pub Meredith incontra Derek, un affascinante uomo con cui passa la notte; il giorno dopo scopre che in realtà lui è Derek Shepherd, neurochirurgo del Seattle Grace, nonché suo supervisore. Meredith deve così districarsi tra lo studio e il lavoro per poter diventare un chirurgo e i sentimenti che prova per Derek.
È tra le serie TV più seguite da anni non solo per la trama in se, ma anche per i dialoghi (spesso molto tecnici dal punto di vista medico), per le riflessioni psicologiche dei personaggi e per gli insegnamenti che vengono offerti episodio dopo episodio. Molti all'inizio sono titubanti nel cominciare una grande serie TV come questa, essendo composta da 13 stagioni e non è ancora terminata, o magari pensano che sia la solita storiella d'amore, ma non è così e una volta cominciata sarà difficile smettere di guardarla. È travolgente, spesso complicata e a volte anche tragica. Grey's Anatomy tratta tutti i possibili problemi attuali dei ragazzi e adulti che l'immedesimarsi nei personaggi diventa semplice per chiunque.

Cordiali saluti,
Rosa Triolo

giovedì 13 aprile 2017



ESULI ED EMIGRATI, UN COMUNE DOLORE.
Uno dei fenomeni più complessi che si è accentuato negli ultimi anni è
quello dell'emigrazione. L'emigrazione viene definita come fenomeno sociale
che porta un individuo o un gruppo di persone a spostarsi, appunto
emigrare, dal luogo natio verso altri luoghi per motivi sociali, politici,
economici, religiosi e altri ancora. I motivi sociali e politici sono così
antichi che si può fare riferimento persino a Dante Alighieri; accusato di
baratteria e condannato a pagare una multa di cinquemila fiorini e due anni
di esilio, Dante preferì rifiutare e raggiungere gli altri suoi compagni
esuli e, di conseguenza, aggravare la sua pena allungando il periodo
lontano dalla sua città, pur di non accettare una falsa accusa.In questo
caso, però, bisogna precisare che Dante, più che un emigrato, fu appunto un
esule, condizione che "nasce dalla vecchia pratica del bando" (E.W. Said).
Ma esule ed emigrato hanno di fatto un comune e doloroso destino, cioè
quello di dover abbandonare la loro amata terra. L'esilio per Dante
significò "l'inizio di una lunga fase di sofferenza interiore e di
ripensamento della sua poetica che costituì l'humus ideologico e stilistico
del suo capolavoro immortale: la Divina Commedia" (mondi.it - Dante
condannato all'esilio da Firenze).
Nel corso della storia ci sono sempre stati flussi migratori che
interessavano determinati Paesi, ma negli ultimi anni stiamo assistendo ad
un fenomeno migratorio dalle proporzioni mai registrate prima, dall'Africa
e Medio Oriente verso l'Europa, a causa soprattutto di guerre combattute
per la religione e per questioni politiche e territoriali.
L'emigrante era ed è ancor di più oggi una persona che fugge, corre e cerca
disperatamente e con ogni mezzo di raggiungere un briciolo di salvezza.
L'emigrante, oggi, si aggrappa a qualsiasi possibilità, anche se rischiosa
e pericolosa. Basti pensare a tutti quei barconi stracarichi di gente
speranzosa che, purtroppo, non sono mai arrivati in terra ferma. Ma anche
chi ce la fa deve affrontare un percorso tutto in salita. Li si guarda con
quell'occhio ostile e diffidente, ma non si pensa quasi mai a cosa hanno
passato, a quello che provano, alle loro paure. " Trovarsi, unico nero, in
una folla di bianchi. Attraversare una città dove ogni indicazione, dai
cartelli stradali alle insegne dei negozi, è scritta in un alfabeto ignoto.
Vivere nel terrore di essere rimandato a casa incontro alla guerra, alla
fame" (archivio.panorama.it - Le paure degli immigrati). Questi sono alcuni
dei tantissimi timori che turbano gli immigrati, per non parlare di
problemi ancora più grandi come trovare una casa, un posto di lavoro, tutte
quelle condizioni necessarie per potersi rifare una vita. E tutto non è per
niente facile; " gli esuli guardano a coloro che non lo sono con
risentimento. Loro appartengono al loro contesto, è ovvio, mentre un esule
è sempre fuori posto" (E.W. Said).

Cordiali saluti,
Rosa Triolo 3 D