mercoledì 26 aprile 2017

TUTTE LE STRADE PORTANO A ... INTERNET
Se mi chiedessero di descrivere l'attuale fase della storia dell'uomo, la
prima parola che mi verrebbe in mente è Internet. Internet è una rete ad
accesso pubblico che connette vari dispositivi in tutto il mondo e
rappresenta, quindi, il principale mezzo di comunicazione di massa.
Come dice D. De Kerckhove, nell'intervento "Alla ricerca dell'intelligenza
collettiva", "siamo in uno stato di connessione permanente". Ai giorni
d'oggi, infatti, la maggior parte della popolazione mondiale si collega ad
Internet giornalmente. Il perché è legato agli innumerevoli vantaggi che
offre questa rete, ad esempio fornire in pochi minuti o addirittura in
pochi secondi una grandissima quantità di informazioni relative a qualsiasi
argomento, poter vedere attraverso lo schermo amici e parenti dell'altra
parte del mondo, aggiornarci in tempo reale su cosa accade attorno a noi,
ecc.
"La crescita esponenziale di adesione ai social network ha consentito di
sperimentare le forme partecipative attorno a condivisioni di informazioni
e pratiche di intrattenimento, moltiplicando e innovando le occasioni di
produzione e riproduzione del capitale sociale" (G. Boccia Artieri). Ciò
significa che, oltre ad essere uno dei principali strumenti di
comunicazione, Internet è diventato ormai un canale lavorativo e una fonte
di guadagno, soprattutto per le nuove generazioni. Nel mercato online ha
assunto una particolare importanza la figura del consumatore che valuta i
vari prodotti. La sua "sentenza", positiva o negativa, ha fin da sempre
segnato la vita o la morte di una determinata merce. Ma ancor di più accade
nel mondo online, poiché i consumatori "diffondono istantaneamente le
notizie" (D. Goleman) che vengono visionate non da un piccolo distretto
territoriale, ma dall'intera comunità digitale. La carriera del venditore,
pertanto, è nelle mani di questi consumatori perennemente in contatto.
Se ci si sofferma su quanto detto, Internet appare un organismo perfetto,
ma purtroppo in ogni cosa c'è il rovescio della medaglia. Soprattutto tra i
giovani, il contatto umano si va perdendo poiché si comunica
prevalentemente tramite cellulare e computer. Inoltre, anche il dialogo
all'interno della stessa famiglia è notevolmente ridotto. Se, per esempio,
ci soffermiamo ad osservare una famiglia tipo in un locale, come una
pizzeria o un ristorante, possiamo notare che, in attesa del pranzo o della
cena, ogni membro ha nelle mani il cellulare o altri apparecchi
elettronici. Da ciò, si può affermare che Internet crea dipendenza.
Se si parla di contenuto poi, è vero che in rete si trovano un'infinità di
materiale valido e utile, ma è anche vero che ci sono tante e tante
sciocchezze. Questo però, come afferma Y. Benkler, può rappresentare un
fattore positivo perché "ci insegna ad essere scettici" e ad individuare da
soli cosa ci serve. In conclusione, penso che ormai tutte le strade portano
ad Internet e come dice M. Castells "se non vi occuperete delle reti, in
ogni caso saranno le reti ad occuparsi di voi. Se avete intenzioni di
vivere nella società, in questa epoca e in questo posto, dovrete fare i
conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet".

Cordiali saluti,
Rosa Triolo 3D|
DOPO TRUMP  


Da quando Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca, diventando il
45esimo presidente degli Stati Uniti, i giornali non hanno fatto altro che
parlare di lui.
Trump non ha perso tempo e sin dal giorno del suo insediamento, il 20
gennaio, ha iniziato a dare forma a tutto ciò che aveva promesso durante la
campagna elettorale. Eppure, a due mesi dal suo giuramento al Congresso,
non è facile mantenere il passo con il susseguirsi delle notizie, visto
l'ingente numero.
In molte città degli U.S.A migliaia di persone hanno protestato contro
l'elezione del " magnate americano ", sostenendo di essere preoccupate.
Trump, ad esempio, ha firmato decine di ordini esecutivi, tra questi quello
che ha proibito l'entrata negli Stati Uniti a tutti i richiedenti rifugio e
agli individui di sette diverse nazioni a maggioranza musulmana ( Iraq,
Iran, Yemen, Siria, Afghanistan, Sudan e Somalia), ha sortito qualche
temporaneo effetto, gettando così nel panico migliaia di persone e
scatenando proteste in tutto il paese.
Per quanto riguarda gli altri ordini,tutti celebrati con grandi annunci e
messe in scena piene di telecamere e fotografi, la situazione è leggermente
differente. Dall'ordine che autorizza la costruzione di un muro al confine
con il Messico, passando per quello sul rafforzamento dei controlli sugli
immigrati irregolari, fino al decreto che approva la realizzazione degli
oleodotti Dakota e Keystone, nulla di tutto ciò ha fatto veramente strada o
risulta essere una novità.
Non sta avendo vita facile il Presidente per quanto riguarda i suoi
collaboratori;Trump sta incontrando grandi resistenze per fare approvare le
sue nomine, e in meno di un mese ha già dovuto dire addio a uno dei suoi
più stretti collaboratori: Michael Flynn, il Consigliere per la Sicurezza
Nazionale, dato che l'FBI ha dimostrato come l'ex generale abbia avuto
stretti rapporti con i russi. A Trump non va meglio neanche al Congresso,
dove le nomine hanno trovato numerosi ostacoli, vedi Betsy De Vos, il nuovo
Segretario dell'Istruzione, celebre per aver detto che le armi andrebbero
tenute nelle scuole per  difendersi dagli orsi Grizzly.
L'unica nomina che non ha trovato ostacoli e 'quella di Steve Bannon, il
Capo Stratega recentemente nominato membro del Consiglio di Sicurezza
Nazionale, uno dei ruoli più importanti di tutti alla Casa Bianca. Da molti
visto come l'uomo più influente all'Interno della residenza presidenziale e
l'unico che Trump ascolti veramente, tanto che il Time ha dedicato una
copertina, definendolo il "Grande Manipolatore".
Parlando dei rapporti con il resto del mondo, è difficile decifrare quali
siano le vere intenzioni del nuovo presidente, sebbene in molti paesi la
figura di Trump desti parecchie preoccupazioni. Ciò che suscita maggiore
attenzione è il rapporto di Trump con la Russia.
Il Cremlino ha veramente dei materiali scottanti: si parla di incontri "
particolari" con delle escort in Russia, con i quali poter ricattare il
Presidente degli U.S.A? O un'altra ipotesi, non ancora dimostrata da alcun
documento, è che Trump abbia grandi debiti/affari in Russia e che qualche
oligarca o il governo stesso possa esercitare delle pressioni su di lui.
Ciò che pochi negherebbero è l'ammirazione del presidente americano per il
suo corrispettivo russo, con il quale vorrebbe diventare molto amico,
permettendo così ai due paesi di andare d'accordo.
Passando ad altri argomenti, Trump ha accolto diversi capi di Stato, fra
cui quello canadese, giapponese, inglese ed israeliano . Per quanto
riguarda quest'ultimo, Benjamin Netanyahu, i due hanno tenuto una
conferenza congiunta, durante la quale Trump ha dichiarato di essere
favorevole a qualsiasi soluzione che porti alla pace fra gli israeliani e
palestinesi, dimostrando di essere propenso persino all'ipotesi di un solo
stato. Una dichiarazione scioccante, rispetto agli immani sforzi
internazionali di promuovere una soluzione fra le due parti che veda la
formazione di due stati diversi, uno per gli israeliani e uno per i
palestinesi. Un altro atteggiamento, a livello di politica internazionale,
totalmente inaspettato ed estremamente pericoloso, è la posizione di Trump
nei confronti dell'Iran.
Il tycoon ha definito l'Iran come "il numero uno al mondo delle nazioni
terroriste" e ha etichettato l'accordo nucleare concluso da Obama come
disastroso.
Donald Trump ha anche discusso telefonicamente con numerosi capi di altri
stati; ha "bullizzato" il presidente messicano Enrique Pena Nieto ( che poi
ha annullato la sua visita alla Casa Bianca), dicendogli che avrebbe fatto
pagare il muro ai cittadini messicani. Ha sbattuto il telefono in faccia al
Primo Ministro australiano Malcom Turnbull, di accogliere più di mille
rifugiati in terra americana.

  Come riassumere la politica internazionale di Trump al momento?
Forte con i piccoli, debole con i forti.
I democratici stanno facendo di tutto per andare contro le nomine e le
decisioni di Trump; chi ha il potere, adesso, sono i repubblicani. Eppure
Trump dai membri del suo partito viene criticato apertamente per le sue
dichiarazioni.
E che dire del rapporto di Trump con i media? Le due parole che il
presidente predilige per etichettare tutta la stampa che non loda le sue
gesta o che lo critica sono "fake news" cioè notizie false. Giusto qualche
giorno fa, in uno dei suoi innumerevoli tweet, ha definito il New York
Times, la Cnn, Nbc...nemici del popolo americano.In tutto ciò una nota
speciale la merita una persona: Kellyanne Conway, uno dei consiglieri
presidenziali di Trump. La Conway si è resa famosa perché abilissima nel
dibattere con i giornalisti.

In conclusione tracciare una panoramica totale e comprensibile di tutto ciò
che è successo in questi mesi di presidenza Trump non è facile. Ad esempio
la numerosa famiglia presidenziale ha speso più soldi in spostamenti,
weekend in pochi mesi che tutta la famiglia Obama in un anno. La First Lady
Melania Trump preferisce restarsene con il figlio a New York, piuttosto che
vivere alla Casa Bianca con il marito. La figlia Ivana è sempre presente
agli incontri diplomatici, anche se non sarebbe autorizzata.
Confusi o totalmente travolti dalla quantità di cose successe finora?
Pensiamo questo: sono passati soli pochi mesi, chissà cosa succederà nei
prossimi?
Questi giorni passati sono stati paragonabili a un vero e proprio " giro
sulle montagne russe": rimane legittimo preoccuparsi.Sotto tutti i punti di
vista.
Potrebbe succedere di tutto!

Cordiali saluti,
Pieralba Scovazzo 2^D | 

giovedì 20 aprile 2017

Grey's Anatomy è una serie TV made in USA trasmessa dal 2005 in poi.
TRAMA: La serie racconta la vita sentimentale e lavorativa di Meredith Grey, una giovane ragazza di Boston che, dopo la laurea in medicina, riesce ad entrare nel gruppo di tirocinanti di chirurgia del Seattle Grace Hospital. Si trasferisce così a Seattle, nella vecchia casa appartenuta alla madre. Qui si trova a condividere la nuova esperienza insieme ad un gruppo di giovani coetanei, tutti alle prese con i più svariati problemi, sentimentali e non. Meredith è figlia di Ellis Grey, una dottoressa di fama mondiale specialista in chirurgia generale, cosa che le fa sentire molto il peso del suo cognome. La sera prima di iniziare il tirocinio, in un pub Meredith incontra Derek, un affascinante uomo con cui passa la notte; il giorno dopo scopre che in realtà lui è Derek Shepherd, neurochirurgo del Seattle Grace, nonché suo supervisore. Meredith deve così districarsi tra lo studio e il lavoro per poter diventare un chirurgo e i sentimenti che prova per Derek.
È tra le serie TV più seguite da anni non solo per la trama in se, ma anche per i dialoghi (spesso molto tecnici dal punto di vista medico), per le riflessioni psicologiche dei personaggi e per gli insegnamenti che vengono offerti episodio dopo episodio. Molti all'inizio sono titubanti nel cominciare una grande serie TV come questa, essendo composta da 13 stagioni e non è ancora terminata, o magari pensano che sia la solita storiella d'amore, ma non è così e una volta cominciata sarà difficile smettere di guardarla. È travolgente, spesso complicata e a volte anche tragica. Grey's Anatomy tratta tutti i possibili problemi attuali dei ragazzi e adulti che l'immedesimarsi nei personaggi diventa semplice per chiunque.

Cordiali saluti,
Rosa Triolo

giovedì 13 aprile 2017



ESULI ED EMIGRATI, UN COMUNE DOLORE.
Uno dei fenomeni più complessi che si è accentuato negli ultimi anni è
quello dell'emigrazione. L'emigrazione viene definita come fenomeno sociale
che porta un individuo o un gruppo di persone a spostarsi, appunto
emigrare, dal luogo natio verso altri luoghi per motivi sociali, politici,
economici, religiosi e altri ancora. I motivi sociali e politici sono così
antichi che si può fare riferimento persino a Dante Alighieri; accusato di
baratteria e condannato a pagare una multa di cinquemila fiorini e due anni
di esilio, Dante preferì rifiutare e raggiungere gli altri suoi compagni
esuli e, di conseguenza, aggravare la sua pena allungando il periodo
lontano dalla sua città, pur di non accettare una falsa accusa.In questo
caso, però, bisogna precisare che Dante, più che un emigrato, fu appunto un
esule, condizione che "nasce dalla vecchia pratica del bando" (E.W. Said).
Ma esule ed emigrato hanno di fatto un comune e doloroso destino, cioè
quello di dover abbandonare la loro amata terra. L'esilio per Dante
significò "l'inizio di una lunga fase di sofferenza interiore e di
ripensamento della sua poetica che costituì l'humus ideologico e stilistico
del suo capolavoro immortale: la Divina Commedia" (mondi.it - Dante
condannato all'esilio da Firenze).
Nel corso della storia ci sono sempre stati flussi migratori che
interessavano determinati Paesi, ma negli ultimi anni stiamo assistendo ad
un fenomeno migratorio dalle proporzioni mai registrate prima, dall'Africa
e Medio Oriente verso l'Europa, a causa soprattutto di guerre combattute
per la religione e per questioni politiche e territoriali.
L'emigrante era ed è ancor di più oggi una persona che fugge, corre e cerca
disperatamente e con ogni mezzo di raggiungere un briciolo di salvezza.
L'emigrante, oggi, si aggrappa a qualsiasi possibilità, anche se rischiosa
e pericolosa. Basti pensare a tutti quei barconi stracarichi di gente
speranzosa che, purtroppo, non sono mai arrivati in terra ferma. Ma anche
chi ce la fa deve affrontare un percorso tutto in salita. Li si guarda con
quell'occhio ostile e diffidente, ma non si pensa quasi mai a cosa hanno
passato, a quello che provano, alle loro paure. " Trovarsi, unico nero, in
una folla di bianchi. Attraversare una città dove ogni indicazione, dai
cartelli stradali alle insegne dei negozi, è scritta in un alfabeto ignoto.
Vivere nel terrore di essere rimandato a casa incontro alla guerra, alla
fame" (archivio.panorama.it - Le paure degli immigrati). Questi sono alcuni
dei tantissimi timori che turbano gli immigrati, per non parlare di
problemi ancora più grandi come trovare una casa, un posto di lavoro, tutte
quelle condizioni necessarie per potersi rifare una vita. E tutto non è per
niente facile; " gli esuli guardano a coloro che non lo sono con
risentimento. Loro appartengono al loro contesto, è ovvio, mentre un esule
è sempre fuori posto" (E.W. Said).

Cordiali saluti,
Rosa Triolo 3 D

sabato 4 marzo 2017

Una bomba, il romanzo che ho appena finito di leggere. Carne viva di Sicilia scritto da una vera scrittrice siciliana da una forza della natura di cui è simbolo il nostro vulcano che come accade in questi giorni ci rivela in che specie
di meravigliosa e stramaledetta terra viviamo, di quale materiale straordinario di sentimenti e passioni siamo fatti noi siciliani. È la storia di Gerri un emigrato in America che torna ricco nella sua Sicilia per diventare un imprenditore di successo. E’ solo l’incipit e non vi dico altro per non rovinarvi il piacere di leggere un libro degno di questo nome, soprattutto un romanzo, che come deve fare per definizione, ci racconta una storia, ci presenta dei personaggi e ci fa viaggiare con la fantasia. A un certo punto della storia un treno fischia e non possiamo che pensare a Pirandello ma la scrittura di Silvana Grasso non è che solo per qualche verso pirandelliana. In “Solo se c’è la luna“, pubblicato dalla casa editrice Marsilio, la scrittrice catanese elabora una materia letteraria incandescente fatta di vita, morte, amore e sensualità come la luna, parola chiave del romanzo, evoca in ogni uomo o poeta. Si vede l’ars e l’artifex, la mano di un vero scrittore che non ha bisogno di categorie di personaggi, non ci sono buoni e cattivi ma appunto personaggi da seguire nel percorso delle loro esistenze suppur frutto della fantasia di una straordinaria autrice, Silvana Grasso. Questo romanzo poteva tranquillamente intitolarsi “Il mito di Luna e Gioiella”, la loro storia è raccontata con il registro del mito perché la Sicilia è la terra dei miti per fortuna perché a noi siciliani spesso ci resta solo quello, perché di sperare in un’America che ci renda ricchi di giustizia, onestà e dignità non ce la facciamo più!

venerdì 24 febbraio 2017

La campagna tra sì e no tra forse e magari


La nascita della Repubblica Italiana avvenne a seguito dei risultati del primo
referendum istituzionale svoltosi il 2 e 3 giugno del 1946, indetto per
determinare la forma di governo da dare all'Italia dopo la Seconda  guerra
mondiale e che vide circa 12 milioni di cittadini favorevoli alla repubblica e
circa 10 milioni favorevoli alla monarchia.
Nel 2006 vi fu un secondo referendum costituzionale, svolto tra il 25 e 26
giugno, con lo scopo di respingere il progetto di riforma costituzionale. Di recente l'Italia è stata di nuovo protagonista di un terzo referendum, tenutosi il
4 dicembre 2016. La cosiddetta riforma Renzi-Boschi recava <<Disposizioni
per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero di
parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni,
la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della
Costituzione>>.
Ma esattamente a cosa mirava questa riforma?
Innanzitutto è importante capire cos'è il bicameralismo, la CNEL e il
Titolo V. Il bicameralismo è un sistema parlamentare fondato su due camere.
Può essere perfetto o imperfetto, in Italia è perfetto o paritario in
quanto assegna poteri uguali ad entrambe le camere che nel complesso
formano il Parlamento. Il Consiglio Nazionale dell'economia e del lavoro
(CNEL) è un organo le cui competenze sono la legislazione economica  e
sociale. Infine c'è il Titolo V, cioè quella parte di costituzione in cui
vengono "stabilite" le autonomie locali: comuni, province e regioni. Già
nel 2001 erano state attuate riforme riguardanti la fisionomia del
territorio, rendendolo quasi "federalista".
Questa riforma costituzionale venne presentata dal Parlamento italiano il
12 aprile e sottoposta al referendum conformativo il 4 dicembre e in circa
8 mesi l'Italia è stata divisa in due, per così dire, fazioni. Una fazione
appoggiava Renzi e la Boschi, cercando di convincere la popolazione
italiana a votare sì, mentre la fazione avversaria non ha fatto altro che
contrabbattere. Ma realmente quali sono state le motivazioni del sì e quali
quelle del no? Il Sì prometteva tempi più rapidi in quanto le leggi
proposte non sarebbero dovute più passare, facendo un passo avanti e tre
indietro, tra Camera e Senato fino a quando non sarebbe stato raggiunto un
accordo. Prometteva di ridurre i costi eccessivi della politica, di
diminuire il numero dei senatori; prometteva “ una maggiore partecipazione
dei cittadini in quanto il Parlamento avrà l'obbligo di discutere sulle
proposte di legge…” come si evince dal sito ufficiale, www.Bastaunsì.it, dedicato
al referendum.
Ma in un'Italia come la nostra, impoverita da una forte crisi, la fiducia
è venuta a mancare. In un'Italia come la nostra, dove i precedenti Presidenti
non hanno fatto altro che giurare e promettere un cambiamento mai
raggiunto, come si poteva votare sì e dare fiducia a Renzi, divenuto
Presidente del Consiglio quasi illegittimamente? Per questo molti partiti
italiani si sono schierati contro, soprattutto il Movimento 5 Stelle
guidato da Grillo e da numerosi suoi sostenitori. Perchè in effetti questa
riforma portava a un cambiamento più apparente che reale! Superava il
bicameralismo? No, semplicemente avrebbe reso il tutto più confuso e complicato e non sarebbe stata
una riforma innovativa poichè il potere centrale sarebbe stato rafforzato  a danno
delle autonomie.  Il Movimento 5 Stelle si è reso portavoce del No e come si
può notare dal loro sito ufficiale  si possono
isolare alcuni motivi:
<<- Salvare i principi fondamentali della Carta voluti dai Padri
costituenti;
-mantenere il principio costituzionale dell'uguaglianza e libertà di voto;
- perchè dal bicameralismo perfetto si passerà a quello confuso;
- con la riforma diminuiscono gli spazi di democrazia per i cittadini;
- la costituzione non può  essere riscritta a maggioranza, soprattutto da
un Parlamento eletto in maniera illegittima.>>
E cosa ha fatto il Premier? Ha annuciato le proprie dimissioni nel caso in cui avesse
vinto il no, così l'intero Paese è sembrato maggiormente diviso tra "con Renzi"
e "contro Renzi" anzichè essere pro o contro la riforma costituzionale. In
questo caso la colpa è da attribuire allo stesso Presidente poichè in tal modo ha creato i presupposti per la vittoria di NO. Successivamente, si è accorto
del grosso sbaglio ma ormai il danno era irreparabile. Molti si sono
coalizzati contro Renzi con l'obiettivo di non fare approvare la legge ma soprattutto
di far dimettere il Premier dal suo incarico.
Sono state tante le campagne che hanno portato all'annientamento di Renzi e
della Riforma. Ad esempio, il deputato Alessandro Di Battista (M5S) ha
girato l'Italia gridando convinto "#iodicono". Durante l'ultima tappa
tenutasi a Torino, in un'intervista il deputato “pentastellato” ha affermato
:<<Questa politica ci ha impoverito, non ci possiamo fidare più di questa
gente...>>.
Dopo che il Monte Paschi di Siena aveva perso il 13,8% sulla
base della tesi che la vittoria del NO generava crisi bancaria e il giorno
dopo ha registrato un rialzo del 17%,  il giornalista de Il Giornale, F.Forte
dichiarava :<< E' bastata una giornata per dimostrare che la vittoria del No
non comporterà danni finanziari perchè mentre i trader, che comprano e
vendono in borsa per giocare sui differenziali, guardano al brevissimo
termine, gli investitori e i regolatori dei mercati considerano orizzonti
più ampi>>.
Fatto sta che il 4 dicembre 2016 il No ha avuto la meglio, ha vinto
abbondantemente. Renzi ha annunciato le proprie dimissioni in una conferenza
stampa dichiarando di aver perso e che la sua esperienza al governo finiva
lì. E adesso, chi guida le redini dello Stato? Adesso è tutto nelle mani di
Paolo Gentiloni e il fututo è tutto da scoprire.

Cordiali saluti,
Vito Musacchia 3D

giovedì 23 febbraio 2017

Gelosia e violenza: rifugi per i vigliacchi.



Quasi ogni giorno sui quotidiani leggiamo articoli di cronaca nera che
riguardano il femminicidio, sembra quasi che sia diventato qualcosa di
ordinario ed è molto triste che sia così.
In Italia nel 2016 si sono registrati 116 casi, 12 in meno del 2015, ma è
comunque un dato molto preoccupante.
"La situazione della donna oggi in Italia è allarmante: stiamo perdendo
punti nel lavoro, nei diritti, in temi come quelli dell'aborto e nella
violenza. I femminicidi sono sempre tanti. Stiamo tornando lentamente
indietro". (Gabriella Guarnieri Moscatelli)
Come può uno Stato abbastanza all'avanguardia come il nostro accettare una
situazione simile? Vengono uccise donne di tutte le età, per motivi molto
futili, come un divorzio o il troncamento di un rapporto. È orribile che gli uomini uccidano la donna che amano per possessività e gelosia e cerchino di giustificarsi, ma non esiste alcuna giustificazione se si tratta di ciò.
Ci sono certe donne che vengono bruciate vive, altre vengono picchiate e
massacrate, e le loro storie mettono i brividi. Alcune hanno la fortuna di
rimanere vive, ma sono segnate a vita sia fisicamente, sia
psicologicamente. Sono donne che non riusciranno mai più a fidarsi di un
uomo per paura di rischiare la vita.
Un caso recente è quello di Jennifer: è morta accoltellata dall'ex.
I due convivevano e a quanto pare avevano intenzione di sposarsi, ma la
ragazza lo aveva lasciato per problemi di incompatibilità. Qualche giorno
dopo lei era tornata in casa per prendere le sue cose e i due hanno
cominciato a discutere finché lui non l'ha uccisa. Un vicino ha chiamato i
carabinieri dopo aver sentito le urla della madre della ragazza e quando
sono arrivati hanno trovato la ragazza morta e il ragazzo che aveva tentato
di uccidersi con lo stesso coltello, ma era soltanto ferito.
Per la famiglia del ragazzo è stata una tragedia inaspettata e hanno
scritto una lettera alla famiglia di Jennifer, inoltre il fratello è stato
intervistato e quando gli è stato chiesto se il ragazzo fosse geloso,
possessivo o violento lui ha risposto che aveva paura anche della sua ombra
e che tutto ciò che è accaduto l'ha davvero sconvolto proprio per questo.
Quindi come ci si può fidare totalmente di una persona? È praticamente
impossibile, dato che talvolta da una persona apparentemente normale può
uscirne fuori un omicida.
Ma la cosa più orribile è quando la coppia in questione ha anche dei figli:
specialmente se piccoli, essi cresceranno orfani di madre per colpa del

padre, senza conoscere l'amore che dovrebbe esserci in una vera famiglia.
Se un uomo uccide una donna vuol dire che non l'amava davvero, non ci sono
scuse che tengano, la gelosia e la violenza non sono affatto dimostrazioni
di affetto.
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci." (Isaac Asimov)

Cordiali saluti,
Teresa Piccione 3D

mercoledì 8 febbraio 2017

Leggenda sul Grifone

Si narra da secoli una storia, anzi una leggenda sul piccolo paesino siciliano, Partanna. Per quanto ne so io, intorno al 200/300 a.C. si diceva che nel paesino partannese viveva un terribile mostro con testa da aquila e corpo da leone e veniva chiamato da tutti "Grifone". Questo mostro per molti anni devastava raccolti e spesso uccideva persone per poter mangiare. Un giorno però il re del paese dopo che ebbe un incontro riavvicinato con il Grifone nell'intento di ucciderlo, fu costretto a richiamare nel suo castello uomini per poter uccidere il mostro. Pochi si allearono perché tutti temevano quel mostro carnivoro. Ma un giovincello molto coraggioso provò a uccidere il Grifone. Il re disse "Chi mi porterà la testa del mostro al castello, prenderà il mio posto", a tali parole questo giovincello prese uno scudo è una spada affilata e andò a cercare il mostro. Trovandolo in aperta campagna, in un campo di ulivi questo ragazzo, un po' intimorito, prese la spada e si avventò sulla schiena della bestia. Il combattimento fu violento e duraturo, ma alla fine il giovane riuscì a conficcare la spada nel collo del Grifone. Portò la testa del mostro al castello, anche con gran fatica. Il re rimase sorpreso. Guardando il giovane indolenzito gli disse:" D'ora innanzi tu sarai chiamato re Grifeo". Dopo quel giorno regnò il giovane, amando il popolo e proteggendo il suo paese con grande coraggio.>La leggenda è tale e rimane una bella storia, ma i fatti sono altri. In breve, secondo quanto narrato da tutti i genealogisti, i lontani avi di Giuseppe Grifeo appartenevano a un ramo cadetto della Famiglia imperiale dei Foca. Uno di loro, Leone Foca, prima dell'anno Mille, all'incirca nel 970, guidò un esercito bizantino e sbaragliò un'armata bulgara che stava invadendo l'Impero Romano d'Oriente. Come trofeo tolse le insegne e lo scudo al condottiero bulgaro sconfitto: su questi figurava un Grifone. Da quel momento Leone Foca decise di chiamarsi Grifeo e fu il primo con questo nome.
Scrivi le leggende e i miti di Partanna

martedì 10 gennaio 2017

George Michael


George Michael



Georgios Kyriacos Panayiotou, in arte chiamato George Michael, nato a Londra il 25 giugno 1963, è stato un cantante britannico di musica pop, rhythm and blues e soul.
È stato uno degli artisti famosissimi anche fuori dalla sua patria, che sfortunatamente ci ha lasciati qualche giorno fa, precisamente giorno 25 dicembre.
L'artista britannico ha avuto molto successo, vendendo oltre 120 milioni di dischi.
Nel 1981 egli firma il contratto con un altro cantante e costituiscono il gruppo "Wham!" e due anni dopo pubblicano il primo album.
Nel 1984 con il secondo album che pubblicano hanno ancora molto più successo, infatti vengono conosciuti in tutta Europa, come in Cina, dove i cinesi fanno un filmato-documentario dove ci sono anche scene quotidiane dei cinesi per mostrarli in tutto il mondo; infatti gli Wham! creano il videoclip di una canzone, "Freedom".
Due anni dopo, 1986, George pubblica il secondo singolo da solista e un anno dopo il primo album da solista.
Negli anni '90, la sua mancata esposizione mediatica lascia un segno dal punto di vista commerciale e anche i suoi album ne risentono tantissimi perché diminuiscono le vendite.
Nel 1991 George si dedica di nuovo alla musica e torna al primo posto nella classifica della Gran Bretagna.
Nel 2000 canta anche in Italia e duetta con Luciano Pavarotti a favore dei diritti degli omosessuali.
Dopo moltissimi anni della sua carriera, a soli 53 anni, il 25 dicembre 2016 muore nella sua abitazione di Goring-on-Thames a causa di un arresto cardiaco.

Cordiali saluti,
Alessandra Valenti 

Il bambino con il pigiama a righe


Bruno è un ragazzo intraprendente e curioso che ha il sogno di diventare un esploratore.Il padre è un generale nazista, la madre è ebrea.
Bruno ha davanti a sé un destino crudele, infatti vive nella Germania degli anni 40, e la vita del ragazzino è profondamente segnata dalla Seconda Guerra Mondiale.
Un giorno, il padre di Bruno viene eletto come Ufficiale Nazista, e la famiglia si trasferisce in una piccola città, vicino ai campi di concentramento.
Bruno cresce avvolto dalla noia e dalla monotonia, fin quando un giorno scopre un bosco sul retro della casa.
Il ragazzo attraversa il bosco e si trova davanti una grossa rete spinata. Era il confine con i campi di concentramento. Lì Bruno conosce Smooh, un bimbo ebreo.Ogni giorno i due si incontrano e Bruno porta al povero bimbo del cibo.
Intanto la sorella si innamora di un nazista, e passano giornate insieme. Bruno è sempre più incuriosito dai campi di concentramento. Passano i giorni, e in casa di Bruno c'è sempre più monotonia. I nonni del piccolo ragazzo vengono coinvolti in un esplosione e perdono la vita.
Smooh perde il padre, che è stato ucciso.Bruno, ignaro di tutto, decide di aiutare il bambino, e vengono uccisi, senza pietà. La famiglia di Bruno è disperata: la mamma lo cerca, il papà fa controllare tutto il campo, ma niente, Bruno è stato ucciso,come tanti altri bambini.
Questo film è davvero particolare, riesce a trasmettere emozioni e tratta un argomento crudele, ricordando che la guerra non ha vincitori né vinti, bensì morte e distruzione.

Cordiali saluti
Salvatore Bacile

lunedì 9 gennaio 2017

"Per questo mi chiamo Giovanni"di Luigi Garlando


Giovanni è un bambino che abita a Palermo. Il giorno del suo decimo compleanno suo papá decide di fargli un regalo speciale e importante: lo porta in giro a visitare Palermo per spiegargli come mai lui ha questo nome.
L'itinerario che ha scelto suo padre serve per raccontargli la storia del giudice Giovanni Falcone e i luoghi più significativi della città.
La cosa più importante che suscita la curiosità di Giovanni è che si rende conto che suo padre non parla di cose astratte ma di fatti concreti.
Se consideriamo la mafia come una mentalità,una maniera di agire,ci rendiamo conto che la mafia è ovunque ci siano delle prepotenze,anche a scuola quando non dimostriamo di essere intolleranti con i nostri compagni o con tutte le altre persone in generale.
Combattere questi atteggiamenti significa combattere la mafia subito senza bisogno di aspettare di essere grandi per fare delle scelte responsabili anche se hanno conseguenze non sempre piacevoli.
Questo è un libro che ho letto qualche anno fa,ma che mi piace rileggere perché mi ha fatto conoscere la vita di un eroe realmente esistito dei suoi sacrifici e delle sue battaglie per la giustizia.

Cordiali saluti,
Romano Guzzo 1B

La mafia uccide solo d"estate

La mafia uccide solo d'estate è una serie televisiva italiana diretta da Luca Ribuoli, ma ideata da Pif, ed è stata trasmessa dal 21 novembre al 20 dicembre 2016 su Rai 1.
Questa serie televisiva parla della famiglia Giammaresi che vive a Palermo, capoluogo di regione della Sicilia che si trova in Italia, e che passa ogni giorno in cerca di guadagnare più soldi per vivere meglio e che cerca di rimanere fuori dalla mafia. Pif interpreta una voce narrante che spiega i fatti mentre i personaggi li vivono. Tutto inizia quando il personaggio principale ovvero Salvatore Giammaresi frequenta la 5^ elementare. Suo papà, Lorenzo Giammaresi, lavora presso un ufficio; sua mamma, Pia Melfi Giammaresi invece viene chiamata come supplente di una maestra malata in una classe di 2^ elementare e infine sua sorella, Angela Giammaresi studia presso il liceo. Salvatore conosce in un bar il famoso Boris Giuliano e a volte gli parla per farsi dare dei consigli su delle scelte per lui difficili. Pia, la mamma di salvatore, ha un fratello, Massimo Melfi e inoltre Pia ha ancora i genitori vivi. Salvatore va a trovare i nonni ma purtroppo suo nonno muore. Dopo questo dispiacere la famiglia va avanti. Muore il capo ufficio dell'ufficio del papà di Salvatore e quindi suo papà essendo il più anziano prende il posto di capo ufficio e quindi gli viene aumentato lo stipendio e così la famiglia Giammaresi riesce a trovare un'altra casa più grande ma dopo neanche una settimana nella casa nuova la famiglia si trova male e decide di tornare in quella vecchia. I Giammaresi comprano un'auto nuova da dei mafiosi senza saperlo, ma per fortuna i negozianti scappano qualche giorno dopo. Salvatore un giorno andò da Boris Giuliano per porgli l'ultima domanda dato che dopo qualche minuto Boris viene ucciso dalla mafia. Salvatore vede tutta la scena e la racconta a suo padre che gli consiglia di non dirlo a nessuno nemmeno a sua mamma. Dopo molti intrecci e disguidi sia a Palermo che all'interno della famiglia Giammaresi tutto si risolve e la serie televisiva si conclude facendo capire il vero significato di mafia ma soprattutto il modo in cui tutti insieme possiamo sconfiggerla.

Cordiali saluti,
Virgilio Montone 1ªB

RECENSIONE SUL FILM "POVERI MA RICCHI"

In un paesino del Lazio,vive una famiglia povera,i Tucci.
La famiglia é composta da madre,padre,una figlia molto vanitosa e un figlio molto intelligente che è contento della propria famiglia ma si rende conto che sono un pò "ignoranti". Con loro vivono anche la nonna è uno zio.
 La loro vita cambia completamente quando vincono cento milioni ad una Lotteria. Emozionante la scena dei due genitori che vanno a prelevare dal Bancomat 150 euro e per la prima volta sentono il rumore delle banconote che escono dallo sportello della banca. All'inizio mantengono segreta la vincita perché hanno paura di essere perseguitati.
Fanno alcune spese e comprano oggetti che non si sarebbero mai potuti permettere,come un televisore 120 pollici che sono costretti a buttare in un fiume perché un vicino di casa li scopre mentre li stanno portando a casa.
Il padre,mortificato per l'ennesima volta dal proprio datore di lavoro,in un momento di rabbia confessa davanti a tutti di essere il vincitore e quindi la famiglia é costretta a scappare dal paese di nascosto e si dirigono verso Milano dove, secondo il figlio, vivono i più ricchi e dove la signora Tucci sognava di vivere prima di sposarsi. Meravigliosa l'espressione del padre che,appena arrivati a Milano,dice alla moglie"Amò,semo in Europa ". Significativa la frase della mamma che esulta dicendo che è il loro primo Natale da ricchi e il padre che risponde che per i ricchi ogni giorno è Natale (Anche se io non sono molto d'accordo con questa affermazione).
Dopo un po' che vivono la vita da ricchi,i Tucci si rendono conto che i ricchi di oggi non sono più quelli di una volta perché essere ricchi oggi è molto noioso  e ci si diverte molto.
La prima notte che dormono in una suite,piuttosto che stare separati in tante camere preferiscono dormire tutti nello stesso letto per stare più vicini. Lo zio si innamora di una cameriera che odia i "ricchi" e per amore suo rinuncia alle comodità del lusso.
Ben presto si rendono conto che da quando sono ricchi non hanno più amici. Organizzano una festa per la notte di Capodanno,ma sono tristi perché non conoscono gli invitati tutti "ricchi". I genitori litigano e per le prima volta non trascorrono il Capodanno insieme. Quando il loro maggiordomo chiede al papà se può fare qualcosa per lui è stato molto triste sentirgli dire "Sì,fammi compagnia,perché io non mi sento un uomo ricco ma un poveraccio con i soldi".
Il bambino risolve la situazione con l'aiuto del maggiordomo:fa credere a tutti di aver perso tutti i soldi con un investimento sbagliato del padre.
Lui rivuole la sua famiglia,quella di prima della vincita,una vera famiglia.
Così tornano al loro paese e riprendono la loro vita meglio di prima perché a loro insaputa il bambino con i soldi messi da parte aiuta tutti a riconquistare il posto che avevano prima anche con qualche miglioramento.
L'unico che non riesce ad aiutare è lo zio perché lui ha già quello che vuole,qualcosa che non si può comprare con i soldi cioè l'amore.

Cordiali saluti,
Romano Guzzo 1B

Recensione "La Stangata"(The Sting) 1973

Recensione: "La Stangata"(The Sting) 1973

"La stangata" (titolo originale:"The Sting") è un film del 1973 diretto da George Roy Hill e prodotto negli Stati Uniti d' America.
Il film è ambientato negli USA degli anni '30, colpiti pesantemente dalla crisi del '29 , precisamente nel 1936.

Trama:
Joliet, Illinois, Johnny Hooker e il suo compare Luther Coleman organizzano una truffa di strada, inconsapevoli però , che la loro vittima sia un corriere con il denaro guadagnato dal potente gangster Doyle Lonnegan . Il poliziotto corrotto William Snyder allora avverte Hooker e gli ordina di dargli 2000 $ dei 10000$ (circa 188000$ oggi) che aveva guadagnato assieme all'amico per non farlo parlare. Hooker , dopo avere perso alle scommesse gran parte dei soldi , gli cede dei soldi falsi e corre per andare ad avvertire Luther , ma è troppo tardi. Con Luther morto , egli decide di fuggire a Chicago , e nascondersi presso Henry Gondorff , un amico di Luther , l'unico con abbastanza esperienza nel settore in grado di competere con Doyle; l'uomo fra le altre cose è anche ricercato dall'FBI in seguito ad una truffa contro un senatore della Florida. Gondroff all'inizio non è convinto di farcela e non vuole rischiare , ma alla fine decide di aiutare Hooker. Dopo aver radunato tutti i suoi migliori complici e avere preso delle informazioni , decide di organizzare una stangata contro Doyle, utilizzando il complesso metodo del "telegrafo" inscenando molti eventi.
Gondroff si finge un ricco allibratore di Chicago ,Shaw, che gioca a poker con Lonnegan in treno da New York. Egli fa infuriare Lonnegan col suo spavaldo comportamento e ,barando, vince inoltre 15000 $. Manda in seguito Hooker, che si finge uno scagnozzo di Shaw, Kelly, a riscuotere il denaro nella cabina di Doyle . Kelly ,da copione, rivela a Doyle che Shaw ha barato e propone inoltre a Doyle di avere una vendetta , essendo lui in possesso di informazioni riguardanti le corse di cavalli e guadagnando così ingenti somme di denaro scommettendo nell'agenzia di Shaw, causandogli così gravi danni economici. Doyle accetta . Nel frattempo Snyder cerca Hooker a Chicago , quando viene contattato dall'agente Polk dell'FBI , che gli dice di aver scoperto che Hooker si nasconde presso Gondroff e di organizzare una missione con lui , catturando Hooker e quindi poi anche Gondroff. Hooker nel frattempo viene salvato dalla sua guardia del corpo ingaggiata da Gondroff mentre la sua amante Loretta Salino tentava di ucciderlo rivelandosi invece un killer di Doyle. Doyle scommette nell'agenzia di Shaw e ,vincita dopo vincita, arriva a scommettere 500000 $, credendo di infliggere così il colpo di grazia a Shaw. L'ultima notizia che Hooker gli dà in realtà è falsa e Doyle perde così i suoi soldi , quando è sul punto di riprendersi i soldi con la forza entrano nella stanza Snyder e gli uomini dell'FBI . L'agente Polk spara a Hooker e Gondroff uccidendoli e Snyder fugge trascinando con sé Doyle per evitare di essere coinvolto nel crimine . Con Snyder e Doyle in fuga, fra le risate generali Hooker e Gondroff si rialzano e tutto si rivela essere una messa in scena e cominciano a dividersi il mezzo milione di dollari con gli altri complici che si fingevano l'FBI . Hooker adesso è al sicuro da Snyder e da Doyle e si è inoltre vendicato di Luther , ma rifiuta la sua parte di denaro dicendo che la sperpererebbe subito e va via con Gondroff .

Il film mi è piaciuto sotto tutti i punti di vista , per la trama intricata e piena di colpi di scena , per la storica colonna sonora , The Entertainer , di Scott Joplin, del 1902 , per il suo significato storico e culturale della malavita .
Anche dalla critica del tempo il film è stato premiato , fra i più importanti premi, con 7 premi Oscar , fra i quali spicca quello per la regia a George Roy Hill.
Consiglio la visione del film a tutti.

Cordiali saluti,
Dario Lombardo, 1ªB

Le parole che non ti ho detto

"Le parole che non ti ho detto" è un romanzo dello scrittore Nicholas Sparks pubblicato nel 1998.
Il romanzo parla di una giornalista di Chicago, Theresa Osborne, che, divorziata e con un figlio, in una vacanza trova in una spiaggia una bottiglia con all'interno una lettera, firmata con una G.
Dopo molte ricerche, Theresa scopre che quella lettera era stata scritta da un certo Garrett alla defunta moglie. Egli vive in North Carolina a Wilmington.
Fra Theresa e Garrett scoppia un amore travolgente però tormentata dalle difficoltà, amori passati e anche dalla lontananza.
Nonostante tutto, però i due riescono a stare insieme superando i problemi o le incomprensioni. Theresa, infatti, troverà la forza per andare avanti nonostante i vari problemi.
Un libro molto bello, coinvolgente che arriva al cuore e anche all'anima. Consiglio di leggerlo.

Cordiali saluti,
Alessandra Valenti 1ªB

Streghe

Streghe é una serie televisiva mandata in onda in Italia nel 1999 composta da 8 stagioni.
La serie parla delle tre sorelle Halliwell, Prue, Piper e Phoebe che vivono nella casa erditata dalla nonna e in una notte scoprono di avere dei poteri straordinari.
Una delle sorelle, Phoebe, attraverso degli indizi si reca nella soffitta dove in un baule trova un libro antico di stregoneria: il Libro delle Ombre.
Per curiositá le tre sorelle recitano una formula, ricevono i loro poteri magici e scoprono di essere loro le Prescelte, ovvero le streghe buone che formano il Potere del Trio. Insieme al loro Angelo Bianco, Leo Wyatt, le tre sorelle salvano e proteggono molti innocenti combattendo contro il Male.
Ad un certo punto il Male prende il sopravvento e una delle tre sorelle, Prue, perde la vita; ma le altre due sorelle incontrano una nuova sorella, Paige Matthews e recuperano il Potere del Trio. Le tre sorelle mantengono la loro identitá paranormale e segreta separata dalla loro vita normale e si crea un insieme di tensione e sfide che fa indagare anche l'FBI.
Una serie, per me, bella e molto coinvolgente che ho seguito con molto piacere.

Cordiali saluti,
Alessandra Valenti 1B

La mafia uccide solo d'estate

-<<La mafia ucciderà anche noi?>>
- <<Tranquillo, ora siamo d'inverno... la mafia uccide solo d'estate.>>

Arturo Giammaresi , giovane giornalista, racconta le vicende della mafia durante la sua infanzia,  tra gli anni 70' e 90'.
Arturo fu concepito nello stesso giorno e luogo della strage mafiosa della via Lazio, in cui i genitori di Arturo vivevano  in quello stesso palazzo.
Arturo quando era piccolo impiegò moltissimo tempo a parlare è la sua prima parola fu mafia. Sin da bambino, Arturo aveva la capacità di riconoscere i mafiosi, quando all'ospedale per la nascita di suo fratello vede Salvatore Riina, anche se ignora completamente la sua identità.
Il protagonista si innamora della bella Flora, figlia di un ricco banchiere , che vive nello stesso palazzo del magistrato Rocco Chinnici. Arturo non sapeva come dichiararsi di fronte a Flora e un giorno vide in televisione un'intervista di Maurizio Costanzo al Presidente del consiglio Giulio Andreotti, in cui rileva che si dichiarò alla moglie al cimitero: da quel momento per Arturo diventa il suo idolo. Poi incontra nel suo stesso palazzo Francesco, un giovane giornalista che tenta di spronare Arturo a diventare un giornalista in quanto aveva visto delle potenzialità in lui. Flora parte con la sua famiglia in Svizzera in cui lo stesso giorno viene ucciso Rocco Chinnici. Dopo la storia continua quando Arturo ormai diventato grande, durante il suo lavoro di giornalista incontra Flora che lavorava per lo stesso capo, dopo il maxi processo Borsellino e Falcone vengono uccisi nelle stragi di Capaci e via d'Amelio. In questo film vengono raccontate le stragi delle vittime che combattevano contro la mafia in un modo più scherzoso in cui viene raccontato, per far capire anche ai più piccoli che la mafia può essere combattuta e non dobbiamo essere sopraffatti da codesta.

Vincenzo Bianco